CORALIT
- SERVIZI POSTALI
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In periodo di R.S.I. il servizio postale civile era
poco sollecito, in effetti la corrispondenza più importante veniva
trasportata dalla "Posta da campo" che era un servizio
militare o militarizzato. Gli utenti civili che avevano necessità
di consegne sollecite necessitavano di un servizio più efficiente.
Fu costituita (fra le altre) la società Coralit che ottenne
l'autorizzazione (il 26 Febbraio 1945 dal Ministero delle Comunicazioni
della R.S.I.) ad effettuare il recapito della corrispondenza a mezzo
di "corrieri ciclisti".
La società fu autorizzata a collegare postalmente le località giacenti sull'asse stradale che da Torino arrivava a Trieste. L'asse viario, al pari delle antiche "strade postali", venne suddiviso in stazioni di scambio della corrispondenza fra le staffette che percorrevano il tragitto in bicicletta (nel caso non fosse possibile altrimenti). Ebbe le sedi nelle principali città della pianura: Torino, Vercelli, Novara, Milano, Bergamo, Brescia, Ferrara, Rovigo, Venezia, Trieste. La tariffa che l'utente pagava alla Coralit comprendeva l'affrancatura e il trasporto a mezzo ciclista fino all'ufficio postale più vicino alla destinazione. L'agenzia Coralit che riceveva l'invio lo "affrancava" con la sua etichetta (al retro) e con i francobolli necessari al servizio postale richiesto (sul fronte) e dopo il trasporto nella località di arrivo, lo consegnava all'ufficio postale locale dove era bollato e consegnato a destino dal servizio postale. Dopo il 25 Aprile con la sospensione del servizio postale ordinato dal G.M.A. venne sospeso anche il trasporto Coralit. Nell'immediato dopoguerra causa notevoli difficoltà nel trasporto postale, la Coralit riprese il servizio, ma dovette richiedere una nuova autorizzazione alla Direzione Provinciale delle Poste ; la ottenne il 21 Maggio 1945. L'affrancatura con francobolli postali oltre al porto in posta ordinaria poteva contemplare l'espresso oppure la raccomandazione (così facendo si poteva avere una ricevuta per controllo). La Coralit per la sua "affrancatura" aveva approntato due vignette da 14 e 28 lire, in funzione del peso e della distanza di consegna. La concessione da un punto di vista normativo si rifaceva all'antica norma che permetteva il trasporto della corrispondenza ai privati nei tratti non coperti dal servizio pubblico fino al più vicino ufficio postale che poteva effettuare la consegna; infatti si pagava anche interamente il porto e il servizio rischiesto. |
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Lettera presa in carico dai Corrieri Alta Italia agenzia di Brescia il 19 Maggio "45 contro pagamento di 14 lire più l'importo dell'affrancatura. Consegnata a Milano Ferrovia il 28 Maggio che ha effettuato la raccomandazione. Il 29 consegna la raccomandata al destinatario. |