CONSEGNA IN CORSO PARTICOLARE


Nei regolamenti postali degli Antichi Stati era previsto che, in deroga alla normativa sulla privativa dello Stato, si potessero trasportare o far trasportare le lettere al di fuori dei canali postali solo pagando il diritto di francatura alle Poste dello Stato. Come unica concessione era permesso trasportare la corrispondenza (non francata) in zone non servite dalla Posta e solo fino all'ufficio postale più vicino. Per portarle a destinazione era obbligatorio renderle franche, pagando il corrispettivo all'ufficio postale più vicino alla partenza.

Le lettere trasportate dai privati erano tassate secondo le norme in vigore per le lettere normali. Erano bollate con la località di origine e rese franche con l'applicazione di un bollo P.P. (porto pagato) dalla parte indirizzo e la cifra riscossa per la francatura scritta al retro o verso della missiva (infatti al fronte o recto, cioè dalla parte dell'indirizzo si segnavano le cifre di tassazione da incassare alla consegna).

Dopo l'Unità d'Italia e il riordino del regolamento postale del 1863, la voce "corso particolare" rimase sostanzialmente immutata con la precisazione che la normativa era applicabile alla corrispondenza soggetta alla privativa postale dello stato, resa franca mediante l'applicazione di francobolli di uso comune (cioè per posta ordinaria) annullati con timbro a data delle "Regie Poste" e la dicitura "corso particolare" applicata a timbro o manoscritta.

Quando a cavallo del "900 esplose il fenomeno cartoline illustrate, nel regolamento del 1908 la normativa venne modificata per comprendere anche le cartoline illustrate nel "corso particolare".

All'introduzione delle macchine affrancatrici (1927) fu concesso l'utilizzo delle "rosse" anche nel corso particolare, essendo questo sistema di affrancatura utilizzabile per le spedizioni di posta ordinaria.

Successivamente per favorire le ditte che dovevano partecipare con le loro offerte alle gare di fornitura bandite dagli uffici dello Stato e che per ovvi motivi di controllo e regolarità dovevano essere recapitate in raccomandata, si concesse alle aziende partecipanti ai bandi di presentare le offerte raccomandate in posta per l'affrancatura e la registrazione. La ricevuta emessa aveva validità legale, ma le Poste, non potendo (o volendo) garantire la consegna in tempi certi, su richiesta le ritornavano al mittente che dopo aver firmato per ricevuta provvedeva a sua cura all'inoltro della raccomandata. Nella prassi normale la firma di ricevuta ovviamente era di solito apposta dal destinatario della raccomandata, al suo ricevimento.

La modalità corso particolare ebbe un discreto utilizzo negli ultimi periodi della seconda guerra mondiale e subito dopo, soprattutto da parte degli enti e dalle aziende; quando le difficoltà di comunicazione e di trasporto impedivano il normale funzionamento della posta, le cause potevano essere la carenza di veicoli e di carburante in seguito a fatti di guerra. Infatti erano stati molti i veicoli distrutti o requisiti dai tedeschi, ma aveva influito anche il pericolo causato da possibili azioni belliche, come il mitragliamento a vista degli automezzi, i bombardamenti delle linee ferroviarie ecc.. Nel periodo alcuni trasportatori e corrieri privati, sostituendosi al servizio postale, fecero (a pagamento) il trasporto in "corso particolare" della corrispondenza regolarmente affrancata ed annullata all'ufficio postale di partenza (non sempre venne affrancata!). Altri, su autorizzazione postale, quindi tecnicamente al di fuori del corso particolare ma secondo la normativa ottocentesca della "privativa", ebbero la possibilità di trasporto autorizzato come "procaccia per conto della posta ...fino al più vicino ufficio postale...". Si occuparono della raccolta e del solo trasporto fra le due località, facendo poi eseguire la consegna all'ufficio postale di arrivo dove i portalettere locali che conoscevano la toponomastica della loro città consegnavano la corrispondenza solo dopo avere applicato il servizio di raccomandazione o di espresso. (Vedi CORALIT ).

Il corso particolare per l'estero in tempo di guerra non era concesso per ovvi motivi di censura e controllo da parte delle autorità competenti.
Anche nel dopoguerra in un paese disastrato dagli eventi bellici tali servizi misti privato-poste continuarono ancora per un certo tempo.

Da ricordare poi l'utilizzo della modalità "corso particolare" ad uso dei filatelisti per avere buste annullate con affrancature fantasiose o le cosidette "primo giorno di emissione" o FDC (First Day Cover). Introdotte dagli americani durante la seconda guerra mondiale le F.D.C. ebbero un discreto successo per un certo periodo per poi venire a noia, per il grande numero emesso

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Consegna a mano
Senza data da Alessandria a Voghera durante la seconda querra mondiale, causa le cattive condizioni della viabilità. Probabile trasporto abusivo in corso particolare con cifra e bollo di pagamento (prima o dopo la fine del conflitto?)
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Consegna in corso particolare
1920 circa - Biglietto illustrato con il ritratto dell'arcivescovo morto in quell'anno consegnato in corso particolare.
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Lettera  raccomandata consegnata al mittente per  consegna in corso particolare
1941 - Busta raccomandata regolare in ufficio postale e restituita al mittente (dopo firma della ricevuta), per la consegna a destino in corso particolare.
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Lettera consegna in corso particolare
1952 - Busta affrancata come posta ordinaria e consegnata in corso particolare "raccomandata a mano"
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Lettera consegna in corso particolare FDC
Lettera consegna in corso particolare FDC
Due FDC - Sopra quella emessa in occasione del decimo anniversario della fondazione della F.A.O. affrancata con i due valori emessi per l'occasione, riporta anche l'annullo meccanico celebrativo ufficiale delle Poste.
Sotto una F.D.C. "stampa" emessa per il salone dell'automobile del "55 affrancata con un modesto 5 Lire Siracusana emesso un paio di anni prima e annullato con il bollo celebrativo.
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