NOLO CASELLE POSTALI

 


Il servizio di nolo caselle postali è stato in funzione nelle città con uffici principali con forte traffico postale fino dal lontano 1862. La casella era utilizzata come indirizzo di destinazione delle corrispondenze di chi ne faceva richiesta e come spazio fisico di stazionamento delle missive fino al loro ritiro, da non confondersi con il fermo posta (vedi) che era un servizio di tipo diverso con il pagamento per ogni singolo invio e per un servizio a scadenza. Infatti se non ritirata dopo 30 gg, la corrispondenza in fermo posta era restituita al mittente.

La richiesta di nolo casella era concessa previo accertamento dell'identità del richiedente e con il versamento di una cauzione (in caso di casella chiusa a chiave) e il pagamento di un canone mensile d'abbonamento pagabile con francobolli applicati su apposito modulo Mod 25 C.P. annullati con bollo a data variabile per le caselle aperte.

Il costo del nolo era variabile in funzione del tipo di casella postale scelta; le variabili erano: la dimensione volumetrica della casella, la possibilità di prelevare autonomamente dall'esterno la corrispondenza con una chiave in dotazione al destinatario (questo solo dal 1889) nella cui cassetta l'addetto postale aveva posto la corrispondenza, oppure la cassetta di tipo aperto (simile a un casellario), situata nella parte interna dell'ufficio e da cui l'addetto prelevava la corrispondenza su richiesta contro documento di identificazione.
La casella postale era caratterizzata da un numero a cui andava indirizzata la corrispondenza, seguito dal nome (o numero) dell'agenzia postale e dalla città.

Le generalità del destinatario sugli invii non erano indispensabili, perciò il sistema era usato da chi preferiva nascondere ai corrispondenti il proprio domicilio o il nominativo, oppure anche da chi faceva indirizzare (per sicurezza) presso l'ufficio postale al proprio nominativo la corrispondenza importante durante l'assenza dal domicilio.
Per un uso occasionale di un servizio simile era preferito il servizio "fermo posta"

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Ricevuta per nolo caselle postali
1927 - Ricevuta di versamento per nolo casella per due mesi, notare che all'epoca non necessitava il pagamento della marca da bollo sulla ricevuta, a quietanza è stato applicato il bollo R.P.PAGATO come da normativa; questo bollo lo rivedremo usato nel 1944 nella R.S.I. in sostituzione dei francobolli carenti momentaneamente sul mercato.
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Ricevuta per nolo caselle postale in abbonamento
1951 - Ricevuta di versamento per nolo casella in abbonamento, notare che è stata applicata sulla ricevuta la marca da bollo per assolvimento I.G.E. (tassa fiscale)