STORIA POSTALE - FRANCOBOLLI .DI .FIUME

 

In Italia, alla fine della Grande Guerra, alcune associazioni nazionaliste di ex combattenti volevano avere voce in capitolo nella riorganizzazione politica dei territori ex austro-ungarici oggetto di trattative. Essi volevano che fossero annessi all'Italia per la forte presenza di italiani, giudicando inferiori alle promesse anteguerra le conquiste territoriali. Gabriele D'Annunzio si pose alla testa del movimento che in nome della "vittoria mutilata" accusava di eccessiva arrendevolezza il governo italiano sui tavoli per la pace.

In tutta l'Italia si era creato un clima di insoddisfazione per l'andamento della Conferenza della Pace di Parigi che influenzò anche il dibattito politico italiano. Il dopoguerra era contraddistinto dalla crisi economica, dall'inflazione e dai problemi della riconversione produttiva degli apparati industriali non più legati alle forniture militari.
A seguito di plebiscito popolare dei fiumani svolto il 30 Ottobre 1918 fu decisa l'annessione all'Italia. Il 17 novembre le truppe italiane entrano in città per mantenere l'ordine e venne insediato un Comando Interalleato.
D'Annunzio e le forze irregolari sue seguaci, composte prevalentemente da ex soldati (non soddisfatti della situazione), fecero una spedizione per occupare Fiume. Partiti da Ronchi (detta poi dei legionari) nella notte tra l'11 e il 12 Settembre 1919 e superato un timido tentativo di sbarramento miltare, arrivarono a Fiume verso mezzogiorno accolti da una folla in festa. Dal Palazzo del Governatore il Vate fece suo il proclama di annessione del 30 Ottobre 1918. Seguirono complesse vicende politico militari e la creazione dello Stato Libero di Fiume nato per accordi fra il governo italiano e quello jugoslavo: fu uno stato indipendente retto da un suo governo riconosciuto da tutti i più importanti paesi.

D'Annunzio si oppose all'accordo e creò la Reggenza Italiana Del Carnaro, il suo tentativo abortì. Il generale Caviglia liberò Fiume da un minaccioso D'Annunzio; lo convinse facendo fuoco sul palazzo del governo e lo costrinse ad andarsene con i suoi legionari. Dopo parecchi mesi di scontri politici e di incertezze economiche si ebbe il ritorno dell'Italia sul territorio per questioni di ordine pubblico, infatti il governo italiano per evitare incidenti in una situazione deteriorata inviò a Fiume come governatore militare il generale Gaetano Giardino.

Tutto ciò avveniva alla vigilia della Marcia su Roma. Benito Mussolini, diventato pochi giorni dopo il nuovo capo del governo, regolarizzò la situazione tra Italia e Jugoslavia con un accordo firmato il 27 Gennaio 1924 per la definitiva appartenenza di Fiume all'Italia.
Dopo cinque tribolati anni dalla fine del conflitto, l'Italia dopo aver superato mille difficoltà create dalle potenze internazionali, dagli intrighi, dall'autonomismo locale, dai circoli politici italiani e dagli stati confinanti, riusci finalmente a ottenere Fiume.

Da un punto di vista postale in una situazione politicamente instabile e per questioni di cassa furono emesse molte serie di francobolli; inoltre furono anche sovrastampate per cambio di situazione politica e di potere, spesso al solo scopo di accontentare e spennare i collezionisti.

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Fiume cartolina affrancata Reggenza Italiana del Carnaro
25 Maggio 1920 - Il mittente esulta per la proclamazione della "Reggenza Italiana del Carnaro" Notare il bollo di censura.
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Fiume cartolina affrancata Governo provvisorio
1921 - Governo provvisorio di D'Annunzio.
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FIUME 25 cent
Fiume  2 Lire  Governo provvisorio
Fiume 1 Lira  Reggenza Italiana del Carnaro