STORIA POSTALE - IL SISTEMA C.G.S.

 

Le misurazioni necessarie agli scambi commerciali, alle lavorazioni, alle costruzioni edili e navali, nelle ripartizioni agrarie e toponomastiche erano state nel passato complicatissime, perchè non esisteva un metodo generale ma ogni popolazione di un determinato territorio si era creata dei parametri-sistemi da usare in ambito locale. A complicare ancor di più il tutto, molte misure di peso, volume e lunghezza, pur avendo gli stessi nomi, variavano di molto da una località all'altra.
Anche la misurazione del tempo era diversa secondo le zone geografiche. Dal tempo degli Egizi tutti usavano dividere in dodici parti (ore) il giorno e la notte ma la lunghezza delle ore era diversa secondo le stagioni perchè variava la lunghezza del giorno e della notte; inoltre non tutti facevano coincidere l'inizio del giorno allo stesso modo.
Nel Settecento il Regno di Francia tentò di introdurre un metodo unico di misurazione; nonostante fosse una società con un regno forte e con una amministrazione centralizzata, dopo anni di polemiche (cahier de doleance) e vari tentativi di imporre un metodo unico per pesi e misure, dovette rinunciare. Le modifiche fallirono soprattutto per l'assoluta contrarietà della popolazione a cambiare le abitudini . Sarà utile ricordare, per esempio, che in mancanza di bilance (che richiedevano un controllo sui pesi) i contadini si basavano sul volume dei cosidetti "aridi" per sementi e granaglie in genere, naturalmente molto diversi da una regione all'altra. Per i liquidi si usavano altre misure tipo: some, botti, fiaschi, fogliette ecc.

La spuntò (almeno temporaneamente) la rivoluzione francese con il suo carico di violento razionalismo che fece dipendere le misurazioni non da parametri antropomorfi del regnante di turno o da abitudini antiche, ma da misurazioni dipendenti da parametri naturali. Si affermò questo principio che era di per sè assolutamente rivoluzionario e per realizzarlo vennero incaricati scienziati di fama per discutere e decidere in questo senso. Si stabilì infine che alla base del tutto ci fosse l'unità di lunghezza (il metro) pari a circa la quaranta milionesima parte del meridiano terrestre; per realizzare una misurazione precisa, vennero nominate due spedizioni scientifiche capeggiate da Méchain e Delambre su incarico dell’Assemblea Costituente; le misure richiesero ben sette lunghi anni attraverso tutta la Francia e oltre, per ricavare la precisa lunghezza del meridiano terrestre.

Vista l'impossibilità di avere una misurazione assolutamente esatta a causa di deformazioni della crosta terrestre dovute a isostasia delle masse rocciose componenti la crosta terrestre, si decise di soprassedere alla precisione estrema e si fece costruire un campione in platino corrispondente alla misura teorica della quarantamilionesima parte del meridiano terrestre. Così i pesi e i volumi furono ricavati da un sottomultiplo del metro (un decimetro cubo d'acqua era pari ad un litro ed a un chilogrammo).

Perciò il piede, il braccio, il pollice, (in dodicesimi perchè molto meglio divisibili a metà, un terzo, un quarto ecc.) vennero sostituiti dal metro divisibile in decimi e in scala centesimale.
Le misurazioni delle superfici, che da molto tempo erano derivate dai tempi necessari alle operazioni agrarie dei campi, oppure da multipli locali di bastoni in legno (pertiche, giornate, tornature ecc. ) divennero multipli del metro.
La suddivisione del tempo fu uniformata con il tempo meccanico degli orologi e non più dalle lunghezze delle ombre (meridiane): dodici ore il giorno e dodici ore la notte con le ore tutte uguali (suddivise in minuti e secondi) .

In campo scientifico, per la necessità di uniformità fu adottato il cosiddetto sistema assoluto o sistema C.G.S. dove C sta per centimetro, G per grammo e S per secondo, cambiato successivamente in MKS (metro, kilogrammo, secondo).

In campo postale era da sempre in uso il pagamento secondo "la superficie" della carta usata nella corrispondenza, cioè il numero di fogli usati negli invii.
In Italia, il Regno di Sardegna aveva imposto sin dal 1850 l'obbligatorietà del sistema metrico decimale e il pagamento della corrispondenza in base al peso. Dopo l'Unità, il Nuovo Regno uniformò il sistema in base al peso, tollerando, al di fuori del sistema postale (per non urtarsi con la popolazione), che si usassero i pesi e le misure tradizionali del passato.
L'U.P.U., l'organismo creato per uniformare i regolamenti, i metodi di trasporto e i moduli postali delle amministrazioni postali di tutto il mondo, dal 1863 impose a tutti gli aderenti l'uso obbligatorio del sistema metrico decimale o C.G.S. negli scambi postali.

Il meridiano che attraversava tutta la Francia e parte dei Pirenei Spagnoli, da Dunkerque fino Barcellona fu misurato da Méchain et Delambre durante i disordini della rivoluzione e durante la guerra Franco-spagnola rischiando la pelle e finendo anche in prigione.
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1954 - Francobollo commemorativo della prima convenzione francese per l'unificazione delle misure.
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1990 - Centenario italiano del sistema M.K.S.(metro, kilogrammo, secondo.
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1975 - Centenario francese della convenzione per l'unificazione dei pesi e delle misure. Nel 1875, 17 Stati (fra cui l'Italia) firmarono la «Convention du Mètre » e crearono il «Comité International des Poids et Mesures » (CIPM).
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1975 - Commemorazione del Ghana della scala delle temperature Celsius nell'anno dedicato ai pesi e alle misure.
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