STORIA POSTALE - REPUBBLICA ROMANA

 

Il congresso di Vienna, tenuto dopo la caduta di Napoleone Buonaparte, fu convocato dalle potenze europee vincitrici e servì principalmente a ripristinare e restaurare gli antichi equilibri territoriali e politici. Ma i tempi erano cambiati, la rivoluzione francese aveva lasciato delle tracce vive nelle popolazioni, nonostante fossero trascorsi circa 25 anni. Serpeggiavano istanze di libertà che non tolleravano l'assolutismo monarchico e le dominazioni straniere, quanto accaduto aveva lasciato una traccia profonda nel pensiero delle genti.

Negli anni quaranta dell'Ottocento in tutta Europa a causa dei cattivi raccolti e conseguente aumento dei prezzi delle derrate alimentari, si ebbero disordini popolari che si abbinarono alle proteste dei seguaci delle dottrine repubblicane e liberali di tendenza nazionalista che si erano diffuse da tempo. In Italia nel 1848 si ebbero moti popolari contro gli austriaci (l'Austria aveva sotto il suo controllo diretto o indiretto il Granducato di Toscana, il Ducato di Modena e il Regno Lombardo-Veneto). Lo Stato della Chiesa invece controllava il Centro Italia (Lazio, Umbria, Marche, Emilia e Romagna), mentre le altre regioni del Sud e la Sicilia erano controllate dai Borboni.

Questi moti rivoluzionari legati alla crisi economica erano anche fomentati da società segrete patriottiche come le "carbonerie" e la "Giovine Italia" di Mazzini; le società erano protette e finanziate dalle classi borghesi che non vedevano riconosciuti i loro ruoli pur essendo gravate di tasse.

Dopo varie vicende politiche e scontri armati fra Piemonte, l'Impero Austro-Ungarico e la Repubblica Francese che miravano da una parte alle conquiste territoriali e dall'altra a contrastare la formazione di una coscienza nazionale italiana, si ebbe la vicenda della Repubblica Romana con la formazione di uno stato repubblicano che durò all'incirca 5 mesi (questi avvenimenti furono le prime avvisaglie di fatti che culmineranno dopo alcuni anni nell'Unità italiana).

Nel 1849 vale a dire un decennio prima dell'Unità d'Italia, a Roma si ebbero moti popolari di ribellione (cui contribuirono patrioti fatti affluire da tutta Italia dalle società segrete) che chiedevano maggiore libertà e democrazia. I rivoluzionari coscienti della loro forza volevano la formazione di un'assemblea costituente, Papa Pio IX incapace di fronteggiarli fuggì a Gaeta, provocando con il suo gesto la caduta del regime pontificio.

Dopo questi eventi, il 9 Febbraio 1849, i rivoltosi organizzarono le votazioni e convocarono l'assemblea costituente dei cittadini romani, eletta con suffragio universale. L'Assemblea proclamò la fondazione della Repubblica Romana che aveva come territorio l'ex Stato Pontificio. A capo fu nominato un triumvirato reggente composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini.

Per bandiera nazionale fu adottato il tricolore simile a quello della Repubblica Cisalpina. Questa rivoluzione fu l'estremo tentativo da parte dei patrioti italiani di introdurre una legislazione repubblicana in uno stato autocratico come lo "Stato della Chiesa" dopo aver constatato gli esiti negativi della I° guerra d'Indipendenza condotta dal Regno di Sardegna (che avevano deluso le molte speranze dei progressisti). In Febbraio venne decretata anche la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici.

La preoccupazione per la presa del potere dei ribelli a Roma (cosa che ricordava la rivoluzione francese) mise in allarme Francia, Austria e Spagna che sorvegliavano gli eventi attente a non turbare l'equilibrio politico europeo. L'occasione per muoversi fu la richiesta di intervento militare fatta dal Papa, gli eserciti si mobilitarono convergendo verso Roma. I francesi mandarono un forte contingente militare comandato dal generale Oudinot. Le forze Austro-Ungariche entrarono da Nord occupando i territori pontifici e facendo ritornare tutta l'Emilia-Romagna sotto il dominio papale. Dal Sud si mosse un esercito borbonico al comando di re Ferdinando II° in persona. Gli spagnoli sbarcati a Gaeta entrarono nel Lazio meridionale.
Tutti questi armati non scoraggiarono i repubblicani che si prepararono alla resistenza confortati dal largo consenso popolare e dai numerosi volontari repubblicani e liberali anelanti la libertà che erano accorsi da tutta Italia per combattere agli ordini di Garibaldi.

Mentre le truppe francesi effettuavano l'assedio di Roma, l' Assemblea Costituente Romana riunita votò, il 3 Luglio 1849, la sua Costituzione con articoli che furono giudicati i più democratici ed avanzati di tutte le costituzioni del Risorgimento italiano. Il 4 Luglio i francesi interruppero l'Assemblea Costituente che per tutto l'assedio era stata in seduta permanente, la Repubblica Romana morì mentre dagli spalti veniva letta agli abitanti di Roma la costituzione approvata.

Constatata l'impossibilità della difesa, Garibaldi lasciò Roma la sera del 2 Luglio 1849 con un gruppo di volontari, deciso a raggiungere Venezia per partecipare alla difesa della città che si era ribellata agli austriaci.

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Piego della Repubblica Romana
11 Marzo 1849 - Il Governatore di Segni non aveva disponibile il bollo di franchigia della Repubblica, ha perciò applicato quello Pontificio correggendolo a penna. Nel testo [...ritirerete tutte le Bandiere Pontifice della Guardia Regionale ... ritirate le spedirete a questo Governo...]
Lettera in franchigia
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Piego della Commissione di Ricuperamento e Restituzione
28 Aprile 1849 - lettera in franchigia con bollo ufficiale della Repubblica in cui il "Preside di Ferrara" invita il "Cittadino Priore" di Bondeno a cominciare lavori di pubblica utilità anche al di fuori delle procedure governative, per dare lavoro a 100 operai ed a invitare i possidenti della zona ad assumere uno o due uomini per lavori campestri, per lo stesso motivo.
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ZOOM  LETTERA
3 Marzo 1849 - Dalla lettera si apprende che nella R.R. (forse anche nello Stato Pontificio) i Comuni riscuotevano dalle Poste un pedaggio all'attraversamento dei ponti del loro territorio e che i Comuni ne versavano una percentuale alla Provincia, nel testo[....Vi siete compiaciuto rimetterci in soddisfazione delle tasse per i passaggi fatti da codesta Messaggeria sul ponte del fiume Aso nell'anno decorso....].
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18 Dicembre 1849 - Stato Pontificio. Alla caduta della REPUBBLICA ROMANA venne istituita una commissione di ricupero dei beni sequestrati; nel testo [....ricuperamento di una delle diverse Mule dei P.P. Papionisti che in tempi della passata Anarchia vennero tolte...]
Il bollo riporta la dicitura "COMMISS. DI RICUPERAMENTO E RESTITUZIONE".
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