STORIA POSTALE - UNO STRANO ZERO

Confesso che ho impiegato parecchio tempo a trovare una spiegazione per questo strano segno simile ad uno zero applicato sotto il francobollo.
Finalmente leggendomi quasi tutto il regolamento postale del 1908 (posseggo una copia mutila in fotocopia) ho trovato la spiegazione; il francobollo (in tariffa esatta per l'epoca) è stato ritenuto non valido, perciò, secondo il regolamento del periodo (22 Febbraio 1906) e successive modifiche fino ad almeno il 1936(?) non è stato colpito da bollo annullatore, ma è stato contornato da un segno di penna ed è stato applicato il segno T di tassazione.

L'impiegato postale mittente, nell'impossibilità di seguire la procedura U.P.U. (vedi sotto l'estratto Art. 68) che imponeva di comunicare all'ufficio postale estero la tassazione (nel caso degli U.S.A. non era ammesso il dettato dell'articolo XXXII°), ha seguito la procedura descritta come da regolamento, facendo stabilire l'importo di tassazione all'ufficio destinatario segnalando con la T e lo O (zero) per la doppia tassa di francatura.
A mio giudizio il francobollo era solo leggermente sporco.
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Normativa U.P.U.
La procedura di tassazione su francobolli comunque alterati destinati a Stati Esteri non aderenti alla normativa
XXXII° dell'U.P.U., imponeva l'apposizione dello O (zero) unito alla T.
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Normativa U.P.U. per tassazione