25 APRILE 1945 STORIA DEL SERVIZIO POSTALE

Il giorno 23 Aprile il C.L.N.A.I. (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) decise l'insurrezione per il 25 Aprile 1945; il giorno prefissato la popolazione di Milano e quelle di molte città del Nord insorsero.
Colonne di partigiani entrarono in Milano provenienti dalle montagne del Nord e dall' Oltrepò Pavese (avevano avuto l'appoggio garantito della guardia di finanza) per difendere gli impianti industriali e gli edifici di pubblico interesse. Molte città dell’Italia settentrionale vennero liberate prima dell’arrivo delle truppe anglo-americane che incalzavano le truppe tedesche; queste, in ritirata nella pianura padana, erano dirette ai passi alpini, in ogni luogo ci furono scontri a fuoco soprattutto per le resistenze dei fascisti.
Benito Mussolini, che era rimasto in città per cercare di trattare una resa onorevole con il C.L.N.A.I., al rifiuto del Comitato di accettare la sua proposta , fuggì aggregandosi ad una colonna tedesca diretta a Nord. La colonna venne bloccata dai partigiani; nel corso delle trattative effettuate dai militari tedeschi per ottenere dai partigiani un salvacondotto per il Nord senza combattimenti, Mussolini fu riconosciuto e catturato insieme a molti gerarchi del regime.

Tutto era cominciato tempo prima quando la Quinta armata americana, che aveva liberato Carrara il 12 Aprile, aveva cominciato ad avanzare in Liguria, in direzione di Genova, la città era insorta il 23 Aprile con le squadre partigiane a difesa del porto.
Il 21 Aprile gli anglo-americani, l'armata polacca e gli italiani della "Legnano" entrarono in Bologna. Gli americani avevano passato il Po il 24 e occupato Mantova e Verona il 26 Aprile, Padova insorse il 27, Venezia il 28 .
A Torino l'insurrezione era scoppiata il 25 mattina, con gli operai che occuparono le fabbriche per difenderle dalla distruzione programmata dai tedeschi; ci furono parecchi scontri che durarono alcuni giorni fino all'arrivo degli alleati, entrati a Torino il 1° Maggio. Al loro arrivo nella bassa torinese gli angloamericani ottenennero la resa dei tedeschi in ritirata nel Cuneese. Nei giorni successivi ci furono scontri sporadici con sacche di resistenza fascista. Il 2 Maggio fu la data ufficiale della fine della guerra ma nel Nord-Est si continuò a combattere per alcuni giorni.

Da un punto di vista postale si può osservare che fino a pochi giorni prima della data fatidica, al Nord il servizio postale, compatibilmente con lo stato generale di guerra, fu quasi normale nelle città, difficoltoso e con ritardi in pianura padana, quasi paralizzate le difficili direttrici per il Veneto. Le difficoltà erano sicuramente forti anche sulla costa ligure presidiata dai militari; per esempio la strada Aurelia era da tempo preclusa ai civili, potevano circolare solo mezzi militari. Da Genova era in funzione la ferrovia civile fino a Savona; da Savona al confine francese la ferrovia era stata riservata e percorsa solo dai treni blindati che pattugliavano la costa e si nascondevano nelle gallerie. Negli ultimi giorni del conflitto si erano intensificati anche gli attentati alla linea ferroviaria. Intere zone, specialmente le valli interne del Nord ubicate in zone montuose, erano in mano ai partigiani.

Vedi anche 1945 - LA RIPRESA DEL SERVIZIO POSTALE AL NORD

Il testo inerente alle foto a lato è qui sotto

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foto 1)-Una cartolina (senza francobollo e tassata) partita da Alassio, diretta a Voghera comunica che da quindici giorni non ha notizie e da oltre venti giorni attende una risposta di un pagamento di 13.000 lire fatto in banca ad Alassio (prima in alto)

foto 2)-Una seconda busta di posta ordinaria (vuota) scritta a Verona con mittente al retro, è impostata con tariffa interno a Genova e qui censurata, riporta la data del 19 Aprile ore 20 quindi consegnata il giorno dopo (probabilmente è stata portata a Genova da un viaggiatore e imbucata sul posto per difficoltà di trasporto postale dalla direttrice Est)

foto 3)-Una terza busta raccomandata espresso spedita da Milano il 20 Aprile alle ore 17 è consegnata a Voghera il 23 alle ore 18 (traccia al retro della ricevuta di ritorno)

foto 4)-Una quarta busta di posta ordinaria da Torino per la città è imbucata in centro alle ore 14-15 del 24 Aprile. Non riporta timbro di consegna come tutte le corrispondenze per la stessa città (va sottolineato che C.L.N.A.I. per quel giorno aveva proclamato lo sciopero dei servizi pubblici )

Altro discorso è da farsi riguardo la ripresa del servizio postale; dopo il
25 Aprile 1945
le corrispondenze imbucate il 24 Aprile (o precedentemente, se su lunghe distanze) vennero fermate negli uffici postali perchè gli alleati ordinarono il blocco della circolazione viaria, dei servizi postali e telefonici. Le corrispondenze prese in carico prima del giorno ventiquattro, recano infatti la data di partenza corrispondente, se imbucate dopo il 25 Aprile portano la data della ripresa del servizio che è stato il 15 Maggio (con alcune eccezioni di timbratura prima e dopo)

foto 5)-Modulo Comunale di Mandello Lario partito il 24 Aprile è stato consegnato il 18 Maggio a Lecco

foto 6)-Raccomandata da Torino partita il 21 Aprile alle ore 20 è arrivata a Brescia il 1° Giugno 1945 alle ore 12.

foto 7)-Lettera di posta ordinaria espresso partita da Venezia il 24 Aprile alle ore 9 arrivata a Verona il 21 Maggio alle ore 22 (per regolamento consegnato come espresso il giorno dopo perchè presa in carico dopo le 22).

foto 8)-Ricevuta di ritorno spedita il 14 Maggio da Alessandria per la città (data poco chiara) con firma di ricevuta dello stesso giorno e ritorno il 15 al mittente.

Cliccare per ingrandire
25 Aprile 1943 cartolina tassata
foto 1)
Cartolina da Alassio diretta a Voghera (vedi testo sotto)
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foto 2)
Busta da Verona per Genova (vedi testo sotto)
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foto 3)
Una busta raccomandata espresso spedita da Milano (vedi testo sotto) In alto il timbro di arrivo.
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P. O. consegnata la vigilia dell'insurrezione
foto 4)
Una busta di posta ordinaria da Torino per la città (vedi testo a lato)
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Maggio 1945  modulo comunale  affrancatura tardiva R.S.I.
foto 5)
Modulo Comunale di Mandello Lario per Lecco (vedi testo a lato)
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Busta raccomandata arrivata dopo il conflitto
foto 6)
Raccomandata partita da Torino il 21 Aprile per Brescia (vedi testo a lato)
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Maggio 1945 Espresso  affrancatura tardiva R.S.I.
foto 7)
Lettera di posta ordinaria espresso da Venezia per Verona (vedi testo a lato). In basso il timbro di arrivo
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Maggio 1945 Ricevuta di ritorno affrancatura R.S.I.
foto 8)
Ricevuta di ritorno spedita il 14 Maggio da Alessandria per la città (vedi testo a lato)
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