STORIA POSTALE - CONTO .CORRENTE

 

Il conto corrente postale venne introdotto nel 1918, era un deposito di denaro fruttifero aperto presso gli uffici postali; gli utenti di tale servizio erano definiti "correntisti". Il conto aveva una denominazione (intestazione) ed un numero da utilizzare nelle operazioni di sportello (questo servizio non deve confondersi con il servizio particolare di abbonamento di inoltro delle stampe che prescriveva la frase "conto corrente con la posta").

Per accendere un conto corrente si doveva compilare un apposito modulo Mod. ch1 e depositare la firma della o delle persone titolari del conto. Completata l'istruttoria, l'ufficio preposto comunicava al candidato (azienda o privato) l'accettazione della domanda e il numero di conto, recapitandogli dei libretti di assegni postali (precedentemente pagati) su cui, a cura dell'amministrazione, era già stata stampata l'intestazione del conto ed il numero del conto, indispensabili per operare (dopo avere depositata una somma di denaro).

Tutta la modulistica era caratterizzata dalla sigla Mod. ch seguita da un numero e spesso anche da una lettera o da un bis .

Cliccare per ingrandire

1928 - Modulo di assegno con due stemmi Mod. ch.16 la parte sinistra (matrice) è stata separata dal blocchetto.

.

Assegno di conto corrente Mod ch.16 completo
Modulo di assegno Mod. ch.16 con pagamento localizzato o all'ordine. Ogni modulo era suddiviso in sei parti , era aggraffato a sinistra a formare un libretto, doveva essere compilato sul fronte in tutte le sue parti dal "traente" esclusa la quinta parte riservata all'ufficio C/C provinciale di competenza. Da sinistra, la matrice bianca con i dati dell'operazione rimaneva solidale con il blocchetto ed era separata con le forbici dal resto dell'assegno. Tutto il resto era consegnato in posta dal correntista; se era emesso all' ordine, era consegnato al beneficiario che poteva girarlo. L'ufficio postale lo inviava alla direzione provinciale C/C. Dopo controlli, l'ufficio C/C inviava al correntista in franchigia il certificato di allibramento a debito in busta Mod. 42 G , tratteneva la contromatrice e il corpo centrale vidimato era inviato al beneficiario in busta raccomandata di servizio Mod. 42 E che lo consegnava in posta per l'incasso. L'ufficio postale pagatore dopo quietanza lo ritornava alla direzione provinciale C/C di origine che dopo controlli inviava il tutto al Ministero. L'ultima parte bianca (polizzino) serviva per comunicazioni al beneficiario e rimaneva a lui come promemoria dell'operazione.

A differenza del libretto di risparmio che era gestito dalla posta sia per prelievi che per depositi, nel servizio conti correnti la Posta aveva la custodia e la gestione di una somma che sarebbe stata "variabile" in funzione degli accrediti e dei prelievi effettuati dal titolare del conto. Per prelevare delle somme il titolare emetteva assegni postali, Mod. ch 16. Dagli anni "50 per il trasferimento di denaro fra correntisti postali, si usarono gli assegni di giroconto Mod. ch 20, di colore rosa sostanzialmente simili ai precedenti.

Inoltre era possibile accreditare somme da ogni ufficio, sia da parte del titolare che da altri utenti, usando i moduli di versamento Mod. ch.8-bis per conto corrente presenti in ogni ufficio postale (occasionalmente sono stati adattati a sostituire i moduli di postagiro). L'operazione di versamento era gravata da una tassa fissa.

Per favorire i propri accrediti ed evitare errori nei numeri dei bollettini di versamento, le aziende potevano stampare bollettini (secondo il modello postale) già compilati nell'intestazione e col numero di conto; per questo motivo si trovano moduli di ogni colore. L'estrema praticità del servizio (più semplice del sistema bancario) e la capillare presenza degli uffici postali ne ha favorito la diffusione su tutto il territorio nazionale. Si può dire che la maggior parte degli enti pubblici ha adottato gradualmente questo comodissimo sistema di esazione. A questo riguardo è da sottolineare anche la creazione di moduli speciali creati dalle poste, dedicati agli enti previdenziali assicurativi.

Gli assegni di conto corrente postale Mod. ch 16 , utilizzati per trasferimenti di danaro, potevano essere "localizzati" cioè pagabili in un determinato ufficio postale, oppure "all'ordine" (tipo assegno circolare) perciò in un qualsiasi ufficio; potevano riportare girate ma circolare solo in Italia.

Era possibile richiedere la ricevuta di ricevimento assegno Mod. ch. 18 controfirmata dal beneficiario; il ritorno poteva essere richiesto in posta ordinaria oppure raccomandata o con espresso.
I moduli rosa di "postagiro" (naturalmente non girabili) vennero emessi dopo il secondo conflitto mondiale negli anni "50; precedentemente era lo stesso assegno postale che era utilizzato come postagiro, previa applicazione di sovrastampa manuale e taglio di un angolo per invalidarlo.

Per le numerose operazioni del servizio erano stati previsti diversi tipi di buste, ognuna da usarsi in casi specifici.

Inoltre erano in uso attestazioni di emissione assegno e attestazione di versamento, pagando i relativi diritti con francobolli per "diritto di attestazione".

Cliccare per ingrandire
Conti correnti postali Modulo di versamento  Mod.  ch. 8 bis

1935 - Moduli di versamento Mod. ch.8-bis intestati personalmente al segretario del P.N.F.
..

 

Ricevute di moduli di versamento fatti stampare da enti pubblici

 

Cliccare per ingrandire
Modulo postagiro
Modulo di postagiro Mod. ch.20 sostanzialmente simile agli assegni, al retro riporta le stesse voci dell'assegno, andava consegnato in posta e subiva lo stesso iter del Mod. ch.16 verde.
.
Modulo postagiro Mod. ch. 20
1961 - Fronte di postagiro di C/C Mod. ch.20 usato per trasferimento di denaro fra correntisti postali.
Modulo postagiro Mod. ch. 20 bilingue
1972 - Fronte e retro di postagiro bilingue per la zona di Bolzano Mod. ch 20 usato per trasferimento di denaro fra correntisti postali.
.
Assegno di conto corrente usato come postagiro
1941 - Fronte e retro di assegno di C/C usato come postagiro. E' invalidato con sovrastampa manuale sul fronte e sul retro e con taglio di un angolo .
.
Mod. ch. 18di ricevimento assegno di C.C.
1956 - Modulo ch.18 di ricevimento assegno di C/C controfirmato per ricevuta (servizio a richiesta del mittente, affrancabile in P.O. o raccomandata).
.
Certificato di accredito interessi su conto postale
1976 - Certificato di accreditamento interessi spedito al correntista in busta Mod. ch 42 G.
.
1969 - Modulo di versamento Mod. ch.8-bis (?) usato come postagiro.
.
1958 - Modulo di versamento Mod. ch. 9 speciale usato per versamenti assicurativi all'I.N.P.S.
.
Busta del servizio dei Conti correnti postali Mod. 42 G.
1943 - Certificato di allibramento a debito inviato in posta ordinaria con busta Mod. 42 G. al correntista che ha emesso l'assegno.
Busta raccomandata del servizio dei Conti correnti postali Mod. 42 E.
1933 - Busta Mod. 42 E. usata per spedire al correntista assegni vidimati. La presente era sigillata al retro ( vedi)