STORIA POSTALE - SERVIZI .A .DENARO

 

I cosiddetti "servizi a denaro" erano servizi dedicati prevalentemente al deposito e al trasferimento di somme nell'ambito del servizio postale.
Erano servizi a volte di tipo parabancario, altre volte sono stati servizi decisamente di tipo bancario ed in concorrenza con esso. Infatti furono osteggiati duramente per anni dal sistema bancario dell'epoca.
Nel 1875 i politici furono convinti dal ministro Quintino Sella ad introdurre il servizio di raccolta del risparmio postale (da lui sollecitato sin dal 1870), enfatizzando l'utilità sociale di tale servizio e le potenzialità di sviluppo del risparmio nazionale che le Regie Poste potevano favorire con la loro presenza capillare sul territorio. I servizi a denaro (che ebbero in seguito notevole sviluppo e diversificazione) vennero istituite con legge del 27 Maggio 1875 n° 2779 "...sotto la guarentigia dello Stato e compenetrate nella cassa depositi e prestiti..." . Cominciarono quindi con l'istituzione delle "Casse di Risparmio postale" il cui denaro raccolto fu utilizzato per finanziare la "Cassa Depositi e Prestiti", ente deputato ad erogare prestiti ai Comuni italiani con finalità sociali, per concorrere allo sviluppo della giovane Nazione.


Se li volessimo suddividere in categorie, si potrebbero dividere fra servizi per utenti occasionali e servizi per utenti che in un modo o nell'altro erano legati alla posta con un contratto.

Con contratto, erano ad esempio :
il libretto di risparmio (il primo servizio a denaro): era un documento custodito dai titolari, ma gestito dagli addetti agli sportelli per le scritturazioni, per gli interessi, per il deposito e per il prelievo di somme.

Il conto corrente postale : la posta aveva la gestione della somma "variabile" in deposito (che fruttava interessi) da cui il titolare poteva prelevare somme (con assegni postali o assegni di giroconto) e su cui era possibile accreditare somme da ogni ufficio postale, sia da parte del titolare che da altri utenti.

Il pagamento di pensioni o vitalizi dello stato è entrato in servizio nel 1919 alla fine della prima guerra mondiale. La necessità di far avere alle famiglie dei caduti in guerra le necessarie provvidenze nel minore tempo possibile ed in modo economico, fece optare come sempre per l'Amministrazione delle Poste.

Senza contratto ma come semplici operazioni "una tantum":
I buoni postali fruttiferi erano cedole di valore stabilito acquistate e custodite dall'utente che davano diritto, quando erano presentate in posta per l'incasso, alla restituzione della somma affidata all'amministrazione postale più gli interessi composti maturati nel tempo; questi interessi erano stabiliti in anticipo da una tabella stampata al retro del buono.

I vaglia erano documenti emessi dalle poste che facilitavano il trasferimento di denaro. Rappresentavano la somma versata alla posta che il beneficiario del titolo di credito (riportato sul vaglia) poteva incassare in un ufficio postale di altra località.

Il servizio riscossioni era l'incarico che il mittente affidava alla posta (a pagamento) per incassare in sua vece una cifra stabilita da un titolo di credito o da una promessa di pagamento, rilasciato da un debitore. La somma riscossa era recapitata con vaglia postale al suo domicilio, oppure accreditata sul suo conto corrente postale.

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Servizio vaglia
1879 - Avvertenze agli utenti del servizio vaglia.
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Libretto postale
Libetto di risparmio postale
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Modulo servizio riscossioni
Modulo del servizio riscossioni.
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vaglia parte A pagato il diritto di ricevuta
1952 - Servizio vaglia, parte A
con diritto di ricevuta.